Viene corretto in maniera molto semplice per via flebografica inserendo una piccola sonda a livello della vena dell'inguine destro, praticando una leggera anestesia cutanea superficiale e iniettando un liquido che chiude le vene varicose. La tecnica non è assolutamente dolorosa, ha un successo del 96% e permette un ritorno alle attività di studio o lavorative il giorno successivo. Dopo circa 15 giorni dalla correzione per via flebografica, viene eseguito un ecocordoppler di controllo per valutare l'efficacia della correzione.
La correzione del varicocele può favorire un miglioramento di tutti i parametri seminali (numero, motilità e morfologia) nei mesi successivi e in maniera permanente. I miglioramenti sono più evidenti nei soggetti giovani o in presenza di varicocele di grandi dimensioni.
In circa il 20% dei casi l'infertilità maschile viene detta “idiopatica” perché non vengono evidenziate cause note.
La diagnosi di infertilità maschile è molto rapida e comprende una semplice visita andrologica (durante la quale viene effettuata una ecografia testicolare e un ecocolordoppler) e l' esame del liquido seminale eseguito secondo le corrette istruzioni e letto secondo precisi criteri oggettivi.
La valutazione del maschio infertile andrebbe eseguita subito all'inizio delle valutazioni della coppia, prima che la donna si sottoponga a ben più invasive e, talvolta, inutili valutazioni.
La terapia comprende farmaci ormonali che agiscono soprattutto sul numero di spermatozoi o farmaci spermiocinetici che aumentano la mobilità. L'efficacia del trattamento viene controllata dalla ripetizione di un esame seminale subito al termine di un ciclo di cura.
L' esame per essere attendibile deve essere eseguito esclusivamente in centri specializzati da medici o biologi appositamente dedicati. Rispettando rigorosamente queste regole, si otterrà un referto attendibile subito a disposizione per poter valutare i passi successivi diagnostici e terapeutici della coppia.
I farmaci antiipertensivi o antidepressivi possono favorire la comparsa di deficit erettile. Le cause possono poi essere di tipo psicologico legate all'ansia da prestazione alla paura dell'insuccesso a forme ansioso depressive.
La diagnosi è divenuta molto semplice e comprende una visita andrologica con raccolta di un'attenta storia clinica e sessuologica del paziente e dalla prescrizione mirata di semplici esami ematochimici ormonali ed eventualmente cardiovascolari.
La terapia andrologica per la disfunzione erettile è molto efficace e comprende farmaci vasodilatatori genitali e i noti farmaci proroerettivi per bocca che consentono una valida erezione in circa l'85% dei pazienti. Esiste anche la possibilità di una terapia endouretrale. Nei casi più resistenti è poi possibile una terapia intracavernosa con ago sottile praticata dallo stesso paziente e, in rari casi, la chirurgia protesica.
In questi pazienti il dolore quasi sempre monolaterale (interessa quindi un solo testicolo) è intenso o molto intenso spesso per brevi periodi è dovuto a brevi episodi di subtorsione e/o di trazione del funicolo spermatico che si verificano specialmente dopo attività fisica e da in piedi, mentre si riducono o scompaiono a riposo o di notte con il paziente disteso.
È importante una corretta valutazione con consigli adeguati per cercare di prevenire o evitare un evento piuttosto serio che è la torsione del testicolo per fortuna assai più raro.
La diagnosi è essenzialmente clinica: l'andrologo avverte chiaramente la presenza di un nodo di consistenza aumentata all'interno del testicolo. La conferma si ha con l'ecografia che evidenzia un nodo ipoecogeno a margini irregolari policiciclici. La terapia è chirurgica e consiste nella asportazione del testicolo (orchiectomia) che di solito è in grado di risolvere del tutto il problema.
In una percentuale di pazienti viene proposta una radioterapia locale e in rari casi una chemioterapia. La prognosi nella maggioranza dei casi è buona.
La forma di gran lunga più comune è quella primitiva costituzionale associata a bassi livelli di serotonina neurotrasmettitore che rallenta la trasmissione dell'impulso eiaculatorio.
È ora possibile proporre trattamenti andrologici specifici in grado di allungare in maniera significativa i tempi di eiaculazione.
Eiaculazione ritardata
È un problema assai meno frequente (3%). Il rapporto si prolunga oltre i 20 minuti fino a periodi molto più lunghi anche di ore con frustrazione di uno o entrambi i partner. In alcuni casi l'eiaculazione durante il rapporto è impossibile (aneiaculazione) ed è possibile solo con la masturbazione. Il trattamento medico non sempre è efficace, risultati possibili con la psicoterapia.
I pazienti evitano il rapporto sessuale o comunque non scoprono il glande cercando di usare sempre il profilattico, in casi estremi rinunciano ad instaurare rapporti affettivi per paura di dover affrontare un rapporto sessuale che prevede lo scoprimento del glande. Non compiono neanche le elementari operazioni di igiene quotidiana con arrossamento, accumulo di secrezioni biancogiallastre maleodoranti.
Il problema si risolve definitivamente con una visita andrologica e con semplici consigli: il risultato è praticamente sempre positivo e dipende dalla buona volontà del paziente correttamente istruito.